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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Picky eating: consigli per i genitori di bambini inappetenti

E’ abbastanza normale che, poco dopo aver festeggiato il primo compleanno, molti bambini abbiano un calo dell’appetito. Dopo la velocissima crescita che caratterizza i primi 12 mesi di vita, alla fine dei quali i bambini triplicano il peso registrato alla nascita, si assiste ad un naturale rallentamento del ritmo di crescita a cui si accompagna spesso una diminuzione dell’appetito e della quantità di cibo consumato nell’arco della giornata.

Dopo l’anno i bambini iniziano a manifestare in modo incostante la loro preferenza per alcuni cibi. Alcuni alimenti che sembravano incontrare le loro preferenze, dopo alcuni giorni vengono rifiutati in modo deciso. Alcuni bambini tendono ad alimentarsi in modo molto selettivo e per intere settimane mangiano 2-3 cibi e niente altro. 

Questi cambiamenti nei confronti del cibo preoccupano molto i genitori (e ancora di più i nonni quando collaborano nell’accudimento dei bambini piccoli).

Quando questo capita è molto importante mantenere la calma, armarsi di pazienza, non sentirsi frustrati e non mostrarsi arrabbiati per un comportamento che è abbastanza normale per bambini di questa età.

E’ bene continuare a proporre sempre cibi salutari, preparati in famiglia o specificamente formulati per l’infanzia, ed evitare invece di ricorrere a cibi di scarsa qualità (come merendine, patatine o altro cibo spazzatura) pur di far mangiare bambini inappetenti o selettivi.

Se gli adulti di riferimento tengono comportamenti appropriati si hanno molte più probabilità di risolvere in tempi abbastanza rapidi questo problema.

Ecco alcuni consigli sui comportamenti da tenere quando capita di avere a che fare con bambini  inappetenti o molto selettivi (o, in inglese, picky eaters).

Curare lo stile di alimentazione della famiglia

Potrebbe essere un buon momento per tutta la famiglia per cercare di adottare un modo salutare di alimentarsi. E’ importante che i componenti del nucleo familiare stiano a tavola insieme per i pasti, tutte le volte che è possibile. La televisione e i cellulari dovrebbero essere spenti. E’ bene proporre gli stessi piatti per tutti i componenti della famiglia e resistere alla tentazione di preparare altre pietanze se un bambino rifiuta quanto proposto. Farlo significa rinforzare inappetenza e selettività. Chiaramente ogni pasto dovrebbe prevedere almeno un cibo gradito al bambino e su quello completare in modo equilibrato il resto del menù, a prescindere dal fatto che il bambino gradisca o meno gli altri cibi.

Proporre porzioni piccole

Se si ha a che fare con un bambino inappetente, è meglio non riempire troppo il suo piatto: questo potrebbe scoraggiare il piccolo ancor prima di iniziare. Una piccola porzione potrebbe invece far nascere il desiderio di fare il bis.

“Sul cibo non si fa battaglia”

Questo vecchio e saggio proverbio esorta a non insistere e a non assillare i bambini quando rifiutano un cibo. E’ bene che si abituino ad ascoltare i segnali del proprio corpo e che sia la fame a spingerli a consumare cibo. Può capitare che se hanno consumato una colazione abbondante non abbiano fame all’ora di pranzo. I genitori hanno la responsabilità di mettere a disposizione il cibo: spetta ai bambini la decisione di mangiarlo o meno. Costringere i bambini a mangiare controvoglia o punirli se non lo fanno non farà che aumentare l’avversione  per il cibo.

Non usare un “cibo spazzatura” come premio per far mangiare un cibo sano

E’ importante non trasformare nessun cibo in un premio e nessun cibo in un castigo. Dire ad un bambino “se mangi il pesce poi potrai avere le patatine” equivale a dire che il pesce è il cibo “cattivo”, mentre le patatine sono quello “buono”.

Non stancarsi di provare

Non rinunciare a proporre un cibo sano solo perché è stato rifiutato la prima volta. Può essere necessario che un bambino assaggi un cibo decine di volte prima che ne accetti il gusto. Evitare i fuori pasto e gli snacks in modo che i bambini abbiano fame quando viene proposto un nuovo cibo può facilitarne l’accettazione.

Proporre alimenti vari e insaporirli

Andrebbero proposti vari alimenti sani, soprattutto frutta e verdura, e cibi ad elevato contenuto proteico come carne, pesce (senza lische) almeno 2 volte la settimana, in modo che i bambini possano assaggiare cibi di diverso sapore e consistenza.
Si può provare ad aggiungere diversi aromi alle pietanze per renderle più appetitose. Per ridurre lo spreco di cibo è meglio preparare piccole quantità di nuovi alimenti e aspettare almeno un paio di settimane prima di riproporli se sono stati rifiutati in modo deciso.

Rendere visivamente attraenti e divertenti i piatti proposti

Preparare pietanze colorate presentandole in forme divertenti che il bambino può riconoscere, può predisporre i bambini ad assaggiarle più volentieri. A questa età possono riscuotere discreto successo i cibi da mangiare con le dita che vanno preparati in pezzetti piccoli per evitare rischi di soffocamento.

Coinvolgere i bambini nella scelta delle pietanze

Lasciare che siano i bambini a scegliere quale frutto o verdura consumare a pranzo o a cena, portarli con sé al momento dell’acquisto e farsi aiutare nella preparazione delle pietanze dai “piccoli cuochi”: può far crescere le loro motivazioni a mangiare quel cibo.

Sfruttare al meglio le conquiste ottenute

Una volta che un cibo è stato accettato, se ne  possono introdurre altri con sapore, odore e consistenza simili per ampliare la varietà delle scelte possibili.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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