Come fare il bagnetto ai bambini
Indice dei contenuti
Appena nato (prima della caduta del moncone ombelicale)
Fino alla caduta del moncone ombelicale il bambino va lavato solo mediante spugnature. La pulizia va fatta in un locale adeguatamente riscaldato sdraiandolo in una posizione che risulti comoda per madre e neonato, per esempio su un fasciatoio, sul letto o su un piano vicino al lavandino. Posizionate sulle superfici dure una copertina o un morbido asciugamani. Durante le manovre di pulizia, tenete una mano sul bimbo per tutto il tempo per essere assolutamente sicuri che non possa cadere. Le cadute dal fasciatoio sono frequentissime nei primi mesi di vita e bastano solo pochi secondi di distrazione!
Prima di iniziare, dovete avere a portata di mano una bacinella di acqua tiepida nella quale avrete aggiunto un detergente delicato per bambini , una salvietta inumidita e una salvietta ben pulita (su cui non siano presenti residui di sapone). Procedete in questo modo:
- tenete il bambino avvolto in un asciugamano o in un accappatoio e scoprite solo la parte che state lavando.
- Dapprima usate la salvietta inumidita senza sapone per pulire il volto in modo da evitare di far entrare sapone negli occhi o in bocca.
- Quindi immergete la salvietta nella bacinella che contiene acqua tiepida e detergente e lavate le altre parti del corpo lasciando per ultima l’area del pannolino. Fate particolare attenzione alle pieghe delle ascelle, a quelle dietro le orecchie, a quelle del collo e dell’inguine.
- Nelle bimbe la pulizia dei genitali va fatta sempre dall’alto verso il basso per evitare di trasportare batteri dall’ano verso le vie urinarie.
- Utilizzate quindi la salvietta pulita per asciugare delicatamente la pelle e rimuovere eventuali tracce di detergente.
Neonato (dopo la cicatrizzazione dell’ombelico)
Una volta guarita la cicatrice ombelicale potete immergere in neonato nell’acqua.
Il primo bagnetto deve essere fatto in modo delicato e deve essere molto breve. Può succedere che il bimbo protesti un pochino; se proprio non lo gradisce ritornate alle spugnature per una settimana o due e poi riprovate. Il comportamento del bimbo vi farà capire quando si sente pronto per questa nuova esperienza.
La maggior parte dei genitori trova più facile lavare il neonato in una vaschetta di plastica, ma andranno bene tutte le soluzioni (nel lavandino, in una vaschetta gonfiabile) purché il materiale del contenitore possa essere poi ben lavato e la posizione sia comoda per il bambino e la mamma o il papà che devono lavarlo. Il livello dell’acqua deve essere di 5-6 cm e la temperatura di 37-38°C; non è necessario utilizzare il termometro, è sufficiente sentire una temperatura gradevole immergendo il polso o il gomito nell’acqua. Se i bimbi al cambio vengono sciacquati direttamente sul lavandino dovete programmare lo scaldabagno in modo che l’acqua calda non fuoriesca dal rubinetto ad una temperatura superiore ai 48°C per evitare il rischio di ustioni. In ogni caso aprite sempre prima il rubinetto dell’acqua fredda e poi quello dell’acqua calda o posizionate il miscelatore nella giusta posizione prima di procedere e verificate sempre la temperatura dell’acqua con una mano prima di utilizzarla per lavare il bambino.
Prima di spogliare il bambino accertatevi che il locale sia ben riscaldato (temperatura ideale 21-22°C) e di avere a portata di mano tutto quello di cui avete bisogno.
Se vi doveste accorgere di aver dimenticato qualcosa, se dovete per forza rispondere al telefono o aprire la porta a qualcuno dovete prendere in braccio il bambino e portarlo sempre con voi coprendolo con un asciugamano o con un accappatoio. Non lasciate il bambino solo neanche per pochi secondi!
Una volta spogliato il bimbo, immergetelo immediatamente nell’acqua per non fargli prendere freddo. Utilizzate la mano non dominante (la destra se siete mancini e la sinistra se siete destrorsi) per reggere la testina; questa mano non va insaponata per non correre il rischio che il bimbo possa scivolarvi nell’acqua. Utilizzate la mano dominante per immergerlo, iniziando dai piedini, e per lavarlo. Parlate al bambino dolcemente incoraggiandolo mentre lo immergete. Per sicurezza, la parte superiore del tronco e la faccia devono restare sopra il livello dell’acqua. Versate spesso un po’ di acqua sul tronco per mantenerlo caldo.
Come lavare il corpo
Lavate il corpo dall’alto verso il basso per evitare di portare di nuovo schiuma sulle parti del corpo che avete già risciacquato. Potete usare una salvietta morbida inumidita per lavare il volto; non occorre usare il sapone.
Quando lavate le mani del bambino con sapone, sciacquatele subito per evitare che possa toccarsi gli occhi o mettere le dita insaponate in bocca.
Come lavare i capelli
E’ sufficiente utilizzare una salvietta inumidita morbida (senza detergente) per lavare i capelli, lo shampoo andrebbe limitato a 1 o 2 volte la settimana. Frizionate dolcemente tutta la testina compresa la zona della fontanella, utilizzando un detergente delicato. Tenete la testa del bambino leggermente reclinata all’indietro per evitare che la schiuma entri negli occhi. Quando rimuovete lo shampoo, fate attenzione che la schiuma non entri negli occhi, accarezzando dolcemente la testa del bambino dalla fronte verso la nuca. Se capita che un po’ di schiuma entri negli occhietti e il bimbo si mette a piangere non agitatevi, non succede nulla: prendere una salvietta inumidita con acqua tiepida e pulite delicatamente gli occhi fino a quando avete rimosso completamente la schiuma.
Bagnetto tutti i giorni?
I neonati non hanno bisogno di troppi bagnetti se la zona del pannolino viene lavata accuratamente a tutti i cambi; in generale durante il primo anno di vita è sufficiente fare il bagno 3 volte la settimana. Farlo più spesso può provocare secchezza della pelle soprattutto quando si usano bagnoschiuma che contengono tensioattivi. Massaggiare il bambino prima del bagno con olio emolliente e applicare una crema ipoallergenica senza profumi subito dopo il bagnetto può aiutare a prevenire la secchezza cutanea e il peggioramento di dermatiti eczematose quando presenti.
Bagnetto dei bambini più grandi (che stanno seduti da soli)
Se il bambino più grandicello si diverte durante il bagnetto, lasciategli un po’ di tempo in più per sguazzare e prendere confidenza con l’acqua. Più si diverte in quel momento, meno avrà paura dell’acqua in futuro. La maggior parte del tempo sarà dedicato a giocare, quindi non fatelo frettolosamente ma in un momento in cui avete a disposizione il tempo necessario.
Per i bambini molto piccoli non è necessario usare giocattoli durante il bagnetto, gli stimoli dati dall’acqua sono già molto gratificanti. Quando sono più grandi e utilizzano la vasca da bagno, giocattoli come barchette, paperette, libri impermeabili sono molto utili e piacevoli mentre voi li lavate.
Quando rimuovete lo shampoo, mettete una mano sulla fronte in modo da far scorrere la schiuma verso i lati e non verso gli occhi
Quando il bimbo esce dal bagno o dalla doccia è bene utilizzare un accappatoio con cappuccio che permette di tenere al caldo la testa quando ha i capelli ancora bagnati.
Quando fare il bagnetto
Prima o dopo cena?
Il momento ideale per fare il bagnetto è quando i genitori hanno più tempo e lo fanno volentieri: il bagnetto è un momento di cure non solo igieniche, ma anche affettive.
Il bagnetto può essere fatto tranquillamente anche dopo aver mangiato, purché la stanza da bagno sia adeguatamente riscaldata.
Il bagnetto prima di andare a letto è un modo utile per rilassare i bambini e prepararli al sonno.
Quando il bambino non sta bene?
Il bagnetto può essere fatto anche quando un bambino è raffreddato avendo cura di riscaldare adeguatamente l’ambiente e di asciugare i capelli non appena terminato il bagno.
Se il bimbo ha la febbre, il bagnetto si può fare solo se il bambino lo gradisce, avendo sempre cura di riscaldare l’ambiente e di asciugare subito i capelli dopo il bagno.
In caso di varicella si sconsiglia di fare il bagnetto perché la leggera macerazione potrebbe accelerare la caduta delle crosticine; meglio una doccia veloce avendo cura di asciugare la cute tamponando con delicatezza e senza sfregamenti che potrebbero provocare un distacco troppo precoce delle croste e favorire la formazione di cicatrici più evidenti.