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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come prendersi cura della pelle dei bambini? Il pediatra risponde

La pelle dei bambini è più sensibile e delicata di quella degli adulti?

Sì.

Gli strati che la compongono (epidermide e derma), sono più sottili, rendendola più permeabile all’acqua e più facile a disidratarsi.

Il ph della pelle del bambino, inoltre, è meno acido e ciò rende la pelle più vulnerabile all’attacco di funghi e batteri.

Anche la produzione di sebo (e quindi di sostanze grasse protettive) e di melanina (il pigmento che protegge dalle radiazioni solari) è ridotta, e di conseguenza è maggiore la sensibilità della pelle al sole, ad agenti atmosferici ed esterni.

Perché la zona del pannolino si irrita così facilmente?

Perché la normale funzione di barriera difensiva che la pelle svolge è più debole nel lattante: per la carenza di ormoni androgeni, la produzione di sebo (e quindi di sostanze grasse impermeabilizzanti e protettive) è ridotta. Inoltre il pannolino crea a contatto con la pelle un ambiente poco aerato, molto umido e caldo, che favorisce la crescita di batteri e funghi, favorisce il contatto irritante di urine e feci, e sottopone la pelle a continuo sfregamento.

Come si può prevenire l’irritazione da pannolino?

Pochi semplici provvedimenti possono contribuire a ridurre il rischio di irritazione della pelle:

  • favorire la circolazione dell’aria nella zona del pannolino, lasciando quando possibile il bambino senza pannolino, con la pelle libera (ad esempio togliendo il pannolino durante il sonnellino oppure, lasciando per un po’ il bambino senza pannolino al momento del cambio); per lo stesso motivo meglio non stringere troppo il pannolino attorno ai fianchi e utilizzare una taglia un po’ più grande;
  • lavare bene le mani prima di cambiare il pannolino;
  • cambiare il pannolino spesso, ogni 2-3 ore (anche la notte), e comunque sempre non appena il bambino si è scaricato;
  • lavare la zona del pannolino con abbondante acqua tiepida, ricorrendo ad un detergente neutro o leggermente acido non più di 2-3 volte al giorno o comunque quando necessario. La pelle va poi asciugata molto bene, tamponando senza sfregare. Le salviette detergenti possono essere utilizzate in situazioni particolari (viaggio, fuori di casa, ecc.), evitando quelle profumate o contenenti alcool;
  • ad ogni cambio di pannolino è utile applicare una crema per il cambio pannolino con effetto lenitivo e protettivo
  • utilizzare pannolini usa e getta che hanno proprietà assorbenti e traspiranti maggiori rispetto ai “tradizionali” pannolini di stoffa. Vanno però evitati quelli con deodoranti.

Cosa si può fare in caso di dermatite da pannolino?

In caso di dermatite da pannolino, è importante seguire scrupolosamente le misure igieniche di prevenzione di cui si è detto sopra. Talora inoltre il pediatra potrà prescrivere una crema antimicotica se sospetta un’infezione fungina da candida, una crema antibiotica se vi è un’infezione batterica o una crema cortisonica a bassa potenza per attenuare l’infiammazione. In caso di dermatite da pannolino severa o ricorrente, occorre rivolgersi al proprio pediatra.

Si può usare il talco durante il cambio del pannolino?

No.

Il talco crea un “impacco” che riduce la respirazione della pelle della zona del pannolino.

Inoltre durante l’applicazione del talco questo può essere inalato dal bambino, causando irritazione respiratoria e asma.

Esistono in commercio creme e lozioni “talco-non-talco” che hanno un effetto protettivo e lenitivo, senza essere occlusive.

Quale crema occorre usare per il cambio del pannolino?

Meglio utilizzare una crema che prevenga gli arrossamenti e lenisca le eventuali irritazioni, ma senza occludere i pori.

In caso di dermatite da pannolino, meglio utilizzare una pasta a base di ossido di zinco ad alta concentrazione.

Come si può lavare un neonato nei primi giorni dopo la nascita?

Fino alla caduta del moncone ombelicale il bambino va lavato solo con spugnature, in un locale adeguatamente riscaldato (sul fasciatoio, sul letto o su un  piano vicino al lavandino), coperto da un telo morbido. Bisogna sempre tenere una mano sul bimbo durante tutta la pulizia per far sì che non cada.

Tenete a portata di mano una bacinella di acqua tiepida nella quale avrete aggiunto un detergente delicato per neonati, una salvietta inumidita e una salvietta ben pulita (su cui non siano presenti residui di sapone). Tenete il bambino avvolto in un asciugamano o in un accappatoio e scoprite solo la parte che state lavando.

Dapprima usate la salvietta inumidita senza sapone per pulire il volto in modo da evitare di far entrare sapone negli occhi o in bocca.

Quindi immergete la salvietta nella bacinella che contiene acqua tiepida e detergente e lavate le altre parti del corpo lasciando per ultima l’area del pannolino. Fate particolare attenzione alle pieghe delle ascelle, a quelle dietro le orecchie, a quelle del collo e dell’inguine.

Utilizzate quindi la salvietta pulita per asciugare delicatamente la pelle e rimuovere eventuali tracce di detergente.

Quando il moncone ombelicale è caduto e l’ombelico cicatrizzato, è possibile fare il primo bagnetto.

Quanto spesso si deve fare il bagnetto?

In generale durante il primo anno di vita è sufficiente fare il bagno 3 volte la settimana. Farlo  più spesso può provocare secchezza della pelle soprattutto se si usano bagnoschiuma che contengono tensioattivi.

Quali detergenti sono adatti per la pelle di un neonato e di un bambino piccolo?

I detergenti poco aggressivi, a PH neutro, con pochissimi tensioattivi e specificamente formulati per l’uso di età pediatrica.

Dopo il bagnetto, occorre usare una crema idratante?

Può essere utile, soprattutto se la pelle è irritata e secca, applicare una crema a base di Vitamina E, con azione idratante,  emolliente, antiossidante e lenitiva.

Se il mio bambino ha prurito alla pelle, cosa devo fare?

Cercare di evitare tutto ciò che irrita la pelle (detergenti aggressivi, profumi, colori, indumenti di lana o sintetici).

Idratare quotidianamente la pelle applicando una crema idratante, preferibilmente contenente Vitamina E.

Fare bagni brevi e non troppo frequenti.

Indossare indumenti di cotone, non aderenti.

Limitare le condizioni che favoriscono la sudorazione.

Tenere le unghie del bambino corte e pulite, eventualmente la notte fare indossare al bambino dei guantini di cotone.

Eventualmente rivolgersi al pediatra che valuterà se prescrivere un farmaco antistaminico per bocca.

Come si devono lavare i genitali dei bambini?

Neonati e bambini piccoli non autonomi

La mucosa genitale dei bambini è più sottile, vulnerabile e soggetta ad infezioni a causa dello scarso livello di estrogeni circolanti. L’igiene genitale quindi è molto  importante, e finché il bambino o la bambina utilizzano il pannolino avviene a cura dei genitori ricorrendo ad un detergente specifico per bambini, a PH neutro, con pochi o nessun tensioattivo né profumi.

Nella femmina, grandi e piccole labbra vanno delicatamente divaricate, in modo da asportare residui di feci, senza rimuovere la vernice caseosa, cioè quei depositi biancastri presenti alla nascita  tra piccole e grandi labbra. 

Il prepuzio del maschietto va solo pulito sulla punta, senza forzarlo all’indietro. La mano che pulisce (soprattutto nelle femmine), deve muoversi dall’avanti all’indietro (verso l’ano), e non viceversa, per evitare di portare sulla zona genitale feci e batteri di provenienza intestinale. La pelle va accuratamente asciugata, tamponando invece che sfregare.

Bambini autonomi

Quando la bambina diventa autonoma anche nella pulizia, deve lavarsi quotidianamente i genitali utilizzando acqua corrente ed eventualmente una piccola quantità di detergente intimo neutro, muovendo sempre la mano dall’avanti all’indietro (verso l’ano) e non viceversa.

Al maschietto occorre insegnare a retrarre la pelle del prepuzio, scoprendo la punta e poi – pian piano e con gradualità – completamente il glande, preferibilmente durante il bagno o la doccia, quando la pelle è particolarmente morbida e la manovra meno fastidiosa. Il glande e il prepuzio vanno lavati preferibilmente con acqua corrente, senza detergente.

Bisogna utilizzare un detergente intimo specifico per i bambini?

La pelle particolarmente delicata della zona del pannolino, soprattutto nei primi mesi di vita, richiede di utilizzare per la detersione un detergente specifico, privo di profumi e povero di tensioattivi, a PH neutro.

Cosa significa “pelle a tendenza atopica”?

La pelle è un involucro costituito di vari strati tenuti insieme da sostanze che la rendono una barriera protettiva contro gli agenti esterni. Nella pelle atopica tali sostanze non funzionano al meglio, per cui la funzione di barriera della pelle ne viene compormessa, facilitando l’ingresso di agenti irritanti ed infettivi. D’altra parte, la pelle atopica “lascia scappare” verso l’esterno molecole di acqua, diventando particolarmente secca e poco elastica.

Come si può prendersi cura della pelle di un bambino con dermatite atopica?

Evitare contatto con sostanze irritanti, come detergenti e prodotti per la casa aggressivi, profumi, colori

Usare prodotti detergenti delicati per la pulizia della pelle.

Fare bagnetti brevi (10 -15 minuti al massimo) e con acqua tiepida per prevenire la perdita di acqua.

Applicare prodotti emollienti tutti i giorni, ed in particolare dopo il bagno, a base di ceramidi, vitamina E, oli vegetali, urea, acido ialuronico, collagene.

Usare indumenti in cotone bianco (o con colori tenui e naturali), morbidi e larghi, non stretti a contatto con la pelle;  evitare indumenti in lana, o sintetici, o molto colorati

Lavare gli indumenti, soprattutto se intimi, con sapone di marsiglia.

Limitare la  sudorazione, usando lenzuola e pigiami in cotone, senza coprire troppo il bambino la notte, mantenendo non troppo alta la temperatura ambientale.

Per evitare che il bambino si gratti, mantenere le unghie corte e pulite, ed eventualmente la notte fare indossare al bambino dei guantini in cotone.

E’ normale che la pelle dei mio bambino sia spesso screpolata?

Probabilmente si tratta di una pelle atopica, che tende facilmente a perdere acqua e quindi a diventare secca. E’ importante in questi casi applicare quotidianamente – e soprattutto dopo il bagnetto, il bidet o la doccia – una crema idratante.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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