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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Autismo nei bambini: qual è la terapia migliore?

Terapia per autismo

Nessun genitore è mai pronto ad affrontare il momento in cui dubbi e sospetti vengono posti o confermati da uno specialista, e la sola parola “autismo” può essere particolarmente destabilizzante per la famiglia.

Il primo interrogativo che assale un genitore riguarda il voler sapere cosa fare esattamente per aiutare al meglio il proprio figlio e le prime incertezze vengono dagli svariati consigli terapeutici che a volte sono contrastanti.

Premettendo che ogni bambino è diverso dall’altro e che non esistono soluzioni universali adattabili ad ogni esigenza, ecco alcune indicazioni e suggerimenti che possono aiutare le famiglie a scegliere la terapia più adatta per il proprio bambino.

Sospetto autismo? Chiedi subito aiuto

Chiedi aiuto non appena sospetti che qualcosa non va. Non aspettare di vedere se tuo figlio si riprenderà con la crescita. Prima si agisce, maggiori sono le possibilità che il tuo bambino ottenga dei miglioramenti e riceva il giusto aiuto e tu con lui.

L’intervento precoce è il modo più efficace per affrontare le compromissioni che tuo figlio riporta e, prima ancora di una diagnosi ufficiale, una “fotografia” delle sue aree di forza e di debolezza fornisce già una base di partenza per poter iniziare un trattamento con rapidità.

Impara a conoscere l’autismo

Più conosci l’autismo e meglio sarai in grado di prendere decisioni per tuo figlio. Informati sulle opzioni di trattamento, fai tutte le domande e partecipa ad ogni decisione terapeutica.

Impara ad osservare tuo figlio e a comprendere cosa scatena i suoi comportamenti problematici e cosa invece suscita una risposta comportamentale positiva. Cosa lo stressa o lo spaventa? Cosa lo rilassa e cosa lo diverte? Questo ti aiuterà a prevenire o modificare le situazioni che gli causano disagio.

Come scegliere la terapia migliore per tuo figlio

Questo è il più grande dilemma che aumenta la confusione e a volte anche lo stress derivante dalle miriadi di informazioni che arrivano da altri genitori di bambini autistici, dalle insegnanti e anche da professionisti, talvolta anche in contraddizione tra loro.

Quando inizi un percorso di trattamento per tuo figlio, considera che non esiste un’unica terapia che funzioni per tutti. Ogni persona è unica, e così anche ogni persona autistica.

In generale è importante che il trattamento sia supportato da evidenze scientifiche e che venga sempre proposto dopo un’accurata valutazione del bambino e la definizione di un progetto personalizzato, monitorato nel tempo.

L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) fornisce e aggiorna delle Linee Guida utili ad orientarsi nella scelta degli interventi più adatti.

Ecco quindi una serie di caratteristiche che valgono per ogni tipo di trattamento proposto e che possono aiutare nella decisione. La terapia ideale per un bambino autistico dovrebbe:

  • essere costruita sugli interessi del bambino e sulle sue esigenze individuali;
  • offrire un programma prevedibile e verificabile nel tempo, i cui obiettivi devono essere condivisi con la famiglia;
  • coinvolgere i genitori.

Tieni presente che i bambini autistici hanno difficoltà ad applicare ciò che hanno imparato in un ambiente (come lo studio del terapista) in altri ambienti, compresa la casa. Creare coerenza nell’ambiente di tuo figlio è il modo migliore per rafforzare l’apprendimento. Esplora la possibilità che la terapia si svolga in più di un luogo e che possa esser svolta in un contesto naturale, per incoraggiare tuo figlio a trasferire ciò che ha imparato da un ambiente all’altro.

Infine, è importante anche essere coerenti nel modo in cui interagisci con tuo figlio e affronti i comportamenti impegnativi.

Il ruolo del genitore nella terapia

Indipendentemente dal piano di trattamento scelto, il tuo coinvolgimento è vitale per il successo. La letteratura internazionale ha dimostrato infatti che gli interventi mediati dai genitori hanno un effetto positivo sul comportamento dei bambini autistici, migliorando la comunicazione e diminuendo i problemi comportamentali.

Possiamo dire quindi che la terapia migliore per il tuo bambino è quella che ti vede partecipe del trattamento, a fianco degli operatori che lo seguono. Lavorando insieme al team di lavoro che hai scelto, potrai aiutare tuo figlio a ottenere il massimo da questo percorso.

Attenzione: questo non significa diventare terapista del proprio figlio, ma sapere a cosa puntare quotidianamente e far sì che questo processo entri nel tuo e nel suo quotidiano con naturalezza e nello stesso tempo con attenzione strategica.

Cosa aspettarsi dalla terapia?

È impossibile prevedere il decorso del disturbo dello spettro autistico. Non saltare alle conclusioni su come sarà la vita di tuo figlio. Come tutti gli altri, le persone autistiche hanno un’intera vita per crescere e sviluppare le proprie capacità.

L’obiettivo che dovrà sempre accompagnare ogni trattamento nel corso della sua crescita sarà il raggiungimento del massimo livello di indipendenza possibile. Quale sarà il suo livello di supporto in futuro non è una cosa che si può prevedere ora, quindi passo dopo passo attieniti agli scatti fotografici che accompagnano la sua crescita.

Non sei solo!

Tutte queste informazioni e necessità, insieme al carico emotivo inevitabilmente presente, possono scoraggiarti e farti sentire sopraffatto. Essere genitori non è mai facile e crescere un bambino autistico è ancora più impegnativo e richiede molta energia. Per questo è essenziale che tu riesca a prenderti cura di te stesso.

Ci sono molte realtà a cui le famiglie di bambini autistici possono rivolgersi per chiedere consiglio, aiuto e sostegno: entrare a far parte di un gruppo di supporto autismo è un ottimo modo per incontrare altre famiglie che affrontano le tue stesse problematiche. Qui i genitori possono condividere informazioni, ricevere consigli e ottenere a vicenda sostegno emotivo, e tutto questo può essere molto utile per ridurre l’isolamento che molti genitori provano dopo aver ricevuto la diagnosi del loro bambino.

In generale, anche se può essere molto difficile, è importante per un genitore anche semplicemente prendersi del tempo per sé. Chiedere un aiuto anche pratico può permettere qualche ora per una pausa, e questo aiuterà tutta la famiglia a recuperare energia e stare meglio.