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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Quali malattie possono trasmettere le tartarughe (e altri rettili e anfibi)

E’ diventata abitudine abbastanza comune tenere in casa tartarughe, data la ristrettezza di molti ambienti domestici e l’assenza di un giardino nei contesti urbani, condizioni che rendono difficoltoso ospitare animali di più grossa taglia. Più frequente che in passato è anche la presenza in casa di altri rettili (iguane, serpenti) e anfibi (rane, rospi salamandre e tritoni).

Rettili e anfibi non sono animali domestici

E’ bene ricordare che non si tratta di comuni animali domestici, come il cane o il gatto.

Rettili e anfibi sono in particolare sconsigliati se in famiglia sono presenti bambini di età inferiore a 5 anni o con difese immunitarie ridotte, o anziani in età superiore a 65 anni. Questi animali possono infatti trasmettere infezioni da batteri, soprattutto Salmonelle, responsabili di gastroenteriti anche gravi.

Tali batteri possono essere diffusi nell’ambiente attraverso le goccioline che imperlano il loro corpo, anche se apparentemente l’animale è in buona salute. Il bambino può quindi contrarli toccando l’animale, ma anche oggetti venuti a contatto con l’animale. Un’altra modalità di trasmissione dei batteri è il morso.

Come prevenire le malattie trasmesse da anfibi e rettili

Se in casa sono presenti tartarughe, altri rettili o anfibi è necessario osservare con scrupolo alcune norme igieniche di sicurezza.

  • Lavare bene le mani con acqua e sapone subito dopo aver toccato o pulito l’animale, o aver pulito il suo habitat. Se acqua e sapone non sono temporaneamente disponibili, utilizzare i disinfettanti in gel.
  • Tenere l’animale fuori dalla cucina o da altre  zone in cui si conservi o si maneggi o si consumi cibo.
  • Preferibilmente lavare gli oggetti e gli accessori dell’animale all’esterno dell’abitazione (in giardino sul terrazzo, in garage). Quando invece si lavano in casa oggetti e accessori dell’animale, farlo in una vasca da bagno, e subito dopo disinfettare bene la vasca e gli oggetti intorno ad essa.
  • Non baciare l’animale.
  • Non tenere l’animale vicino alla faccia.
  • Non toccarsi il viso o la bocca dopo aver maneggiato l’animale.
  • Non lasciare gironzolare l’animale liberamente per casa.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.