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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Quanta cacca fanno i bambini?

Quanta cacca fanno i bambini?


Cosa è importante sapere

  • La frequenza con cui si scaricano i bambini è molto variabile e dipende soprattutto dall’età, dall’alimentazione e dallo stile di vita.
  • Per i neonati è normale scaricarsi dopo ogni pasto (circa 4 volte al giorno), mentre un bambino dai 3 anni in su tende ad evacuare solo 1 volta al giorno.
  • Il colore delle feci, la loro consistenza e la frequenza di evacuazione cambiano in base alla dieta del bambino.
  • Si parla di stitichezza (stipsi) quando le feci sono dure e il bambino si scarica con difficoltà ogni 2 o più giorni.
  • Si parla di diarrea quando le feci sono molli o liquide e le scariche sono frequenti (più di 3 al giorno).
  • In caso di feci anomale, è essenziale contattare il pediatra che valuterà se sia utile apportare modifiche all’alimentazione, assumere integratori a base di PREbiotici (come GOS e FOS) e/o PRObiotici o farmaci specifici.

La frequenza con cui si scarica un bambino è spesso fonte di preoccupazione per i genitori, che chiedono al pediatra: “È normale che mio figlio faccia la cacca così tante volte al giorno?” o al contrario “Il mio bambino non va di corpo tutti i giorni: devo preoccuparmi?”.

È molto importante sottolineare che non tutti i bimbi si scaricano allo stesso modo: un neonato allattato al seno, ad esempio, può scaricarsi ad ogni pasto, ma anche meno di una volta al giorno.

Questa variabilità dipende sia dalle caratteristiche individuali, sia dal tipo di alimentazione e, nel bimbo più grande, dallo stile di vita generale.

Quante volte dovrebbe scaricarsi un bambino?

La frequenza di evacuazione varia molto nei primi 3 anni di vita. Dopo i 3 anni, la frequenza di evacuazione tende ad avvicinarsi a quelle di un adulto.

Neonato nel primo mese di vita

Quasi dopo tutti i pasti, almeno 4 volte al giorno.

Nei primi 3 mesi

Se bambino è allattato al seno, circa 3 volte al giorno, con feci soffici.

Se è allattato artificialmente, una o due scariche al giorno, con feci più consistenti.

Da 6 mesi a 1 anno

Con lo svezzamento e l’introduzione di alimenti diversi dal latte, generalmente il bambino ha 2 scariche al giorno.

Da 1 a 3 anni

Dopo l’anno, il numero di scariche si assesta tra una a due scariche al giorno.

Dopo i 3 anni

La frequenza di evacuazione si avvicina a quella di un adulto: circa una volta al giorno.

Queste indicazioni, tuttavia, sono da considerarsi molto generiche ed orientative: la frequenza di evacuazione dipende da molti fattori e non esiste una regola valida per tutti i bambini.

Che colore dovrebbe avere la cacca dei bambini?

Le feci del bambino allattato al seno hanno generalmente un colore più giallo canarino, presentano dei granuli biancastri e non sono maleodoranti.

Quelle del bambino allattato artificialmente, invece, sono più giallo ocra (e talvolta giallo-verdastre), più cremose e consistenti e con un odore differente.

Man mano che il bambino cresce e nella sua alimentazione vengono introdotti altri cibi diversi dal latte (svezzamento e oltre), il colore, la consistenza e la frequenza delle scariche cambiano in base alla dieta.

Cacca dei bambini: quando è troppa o troppo poca?

Alcune condizioni, come un’alimentazione sregolata o un’infezione, possono alterare la consistenza delle feci e ridurre o aumentare la frequenza di evacuazione, causando rispettivamente stitichezza o diarrea.

Quando si può parlare di stitichezza?

Si parla di stitichezza o stipsi quando le feci sono dure o caprine – quelle che i genitori chiamano “cacca a palline” – e il bambino si scarica con fatica ogni 2 o più giorni (e spesso meno di 2 volte a settimana).

La stitichezza può essere accompagnata da altri segni e sintomi, come:

  • dolore addominale;
  • inappetenza e malessere generale;
  • sangue rosso vivo nelle feci o sulla carta igienica (ragadi anali);
  • incontinenza fecale (mutandine spesso sporche);
  • incontinenza urinaria (e possibili infezioni delle vie urinarie).

Cosa fare se il bambino è stitico

In caso di stipsi persistente è importante contattare il pediatra, che consiglierà la soluzione più adeguata. Non esiste infatti un trattamento universale per la stitichezza, ma la terapia andrà adattata alla singola situazione.

Tra i principali rimedi contro la stitichezza troviamo:

  • cambiamenti nell’alimentazione (ad es. sostituzione del tipo di latte artificiale per il lattante, dieta più ricca di acqua e fibre per i bambini più grandi);
  • adeguata attività fisica;
  • integratori PREbiotici (sostanze che nutrono la flora batterica intestinale) come GOS (galatto-oligosaccaridi) e FOS (frutto-oligosaccaridi);
  • integratori PRObiotici (batteri benefici per la flora batterica intestinale);
  • farmaci con blanda azione lassativa.

Solo in presenza di stipsi acuta (quando il bambino non si scarica completamente da 48-72 ore), il pediatra potrebbe consigliare di intervenire con:

  • microclisma a base di glicerolo, miele o altre sostanze emollienti (nei casi più lievi);
  • clistere (nei casi più ostinati);
  • farmaci a base di macrogol, un farmaco lassativo osmotico (in grado di richiamare acqua all’interno del lume intestinale) che ammorbidisce le feci e favorisce quindi la loro eliminazione.

Attenzione: non somministrare mai farmaci e non utilizzare clisteri contro la stitichezza senza aver consultato il pediatra.

Quando si può parlare di diarrea?

Si parla di diarrea quando le feci hanno una consistenza molto molle o francamente liquida e le scariche sono frequenti (di solito più di 3 nelle 24 ore).

La diarrea può essere associata a:

  • feci maleodoranti;
  • dolori addominali crampiformi;
  • nausea e/o vomito;
  • febbre;
  • presenza di muco o sangue (più raramente).

Cosa fare se il bambino ha la diarrea?

Anche in caso di diarrea, il punto di riferimento è sempre il pediatra.

La preoccupazione più importante è quella di evitare la disidratazione, che specie nei bambini molto piccoli può avere gravi conseguenze.

Nei lattanti, è fondamentale proseguire l’allattamento (sia per i bambini allattati al seno che con latte artificiale), mentre per i bambini più grandi l’essenziale è bere molto e spesso. Non è invece necessario forzare i giovani pazienti ad alimentarsi in caso di inappetenza.

Per prevenire la disidratazione, il pediatra può raccomandare la somministrazione di appositi preparati per compensare la perdita di liquidi corporei causata dalla diarrea: si tratta delle soluzioni reidratanti orali, integratori disponibili in farmacia in libera vendita (non serve la ricetta medica).

In aggiunta, potrebbe prescrivere l’uso di PRObiotici per riequilibrare la flora batterica intestinale In particolare, il ceppo L. rhamnosus è particolarmente efficace in caso di diarrea acuta.

Nei casi più gravi, il pediatra potrebbe prescrivere farmaci specifici contro la diarrea (ma attenzione: non somministrate mai farmaci contro la diarrea senza il parere del pediatra).

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.