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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come prevenire gli incidenti dei bambini da avvelenamento

bambino gioca con una bottiglia di liquido velenoso

Cos’è l’avvelenamento

Si parla di avvelenamento quando nell’organismo penetra, per cause in genere accidentali, una sostanza tossica, cioè nociva.

L’importanza di questo problema nel bambino è sottolineata da alcune cifre:

  • è la seconda causa di incidente nei bambini tra 0 e 14 anni;
  • circa il 3-5% dei ricoveri ospedalieri di bambini sono dovuti ad avvelenamento;
  • le chiamate al Centro Antiveleni di Milano, per casistica il primo in Italia ed il terzo in Europa,  sono in costante aumento (quasi 54.000 nel 2011, di cui il 52% relative a casi di avvelenamento dei bambini).

I fattori di rischio

Sono fattori di rischio (cioè è più facile che si verifichi l’avvelenamento):

  • età tra 1 e 3 anni: è il periodo in cui il bambino comincia a camminare ed esplora in modo autonomo l’ambiente circostante; è ancora presente la fase orale dello sviluppo psichico, per cui il bambino tende a mettere tutto in bocca; è forte la tendenza ad imitare l’adulto (ad esempio la madre che assume farmaci); non vi è ancora il senso del pericolo, di ciò che non si deve fare, di ciò che è giusto o sbagliato;
  • adolescenza: questa età è a rischio soprattutto per abuso di farmaci;
  • sesso maschile: il maschio è in genere più impulsivo e “rischia” di più;
  • ore del giorno tra le 10 e le 11 e tra le 19 e le 21: la sorveglianza degli adulti è meno attenta per stanchezza o perché sono impegnati a fare altro;
  • giorni feriali: nei giorni festivi, probabilmente, la sorveglianza è più assidua perché tutti e due i genitori sono presenti;
  • ambiente domestico: il 90% degli avvelenamenti avviene tra le mura di casa.

Le cause di avvelenamento

Di solito l’avvelenamento avviene per ingestione; è però possibile anche che il veleno venga inalato (ad esempio nell’avvelenamento da monossido di carbonio).

In metà dei casi si tratta di farmaci, nel 20% dei casi di prodotti della casa; nel restante 30% sono in causa prodotti chimici, solventi, alcool, monossido di carbonio, piante velenose (funghi in particolare, ma anche bacche e foglie velenose), insetticidi, topicidi, fitofarmaci e colle.

Particolarmente pericolosi, oltre ad alcuni farmaci, gli agenti corrosivi (detersivo per lavastoviglie, disgorganti per scarichi, soda caustica, acido muriatico, anticalcare, ammoniaca, pulitori per forni e fornelli) e i solventi (trielina, ecc).

Un cenno particolare meritano gli avvelenamenti da funghi e da monossido di carbonio. Ambedue raramente vengono sospettati, ed ambedue colpiscono in modo più grave e precoce il bambino.

Diverse specie di funghi possono dare disturbi, pochissimi sono mortali anche a piccole dosi (Amanita phalloides, Verna e Muscaria). Non sempre queste specie sono ben distinguibili da quelle commestibili, per cui il fatto che un bambino presenti dei disturbi apparentemente inspiegabili entro 24-36 ore dall’assunzione di funghi è sempre da considerare sospetta, anche se si è certi che i funghi fossero mangerecci.

Il monossido di carbonio è un gas molto pericoloso perché, una volta entrato nel sangue attraverso il respiro, si “attacca” avidamente all’emoglobina, impedendole di svolgere la normale funzione di trasporto dell’ossigeno: ciò causa un’asfissia progressiva che può essere mortale. Causa dell’avvelenamento sono le fiamme libere in ambienti chiusi (camini, stufette, scaldabagni e caldaie a gas), con difettosi sistemi di tiraggio e inadeguata aerazione dei locali. Il gas non ha odore: ciò rende ancora più difficile per le vittime accorgersi di ciò che sta accadendo e anche, per i medici, sospettare questo tipo di avvelenamento.

Come prevenire l’avvelenamento

Nella tabella, a fianco del tipo di avvelenamento, potete trovare i provvedimenti utili a prevenirlo.

Causa
 Come prevenire
Monossido di carbonio
  • Esistono leggi e normative specifiche per il posizionamento delle caldaie da riscaldamento e per l’aerazione di locali in cui sono dislocate fonti di calore a fiamma: verificate che la vostra casa risponda a questi requisiti; se così non è, adeguatela ad essi.
  • Stufe a legna e camini: verificate periodicamente il tiraggio; aerate spesso l’ambiente.

 

Funghi
  • Non raccogliete dei funghi se non siete certi che siano commestibili.
  • Prima di cucinarli, fateli sempre controllare da un centro micologico o da persona molto esperta.
  • Non fidatevi di prove tradizionali come il prezzemolo o altro.
Farmaci
  • Tenete i farmaci in un luogo sicuro, chiuso, non raggiungibile dal bambino.
  • Insegnate al bambino che i farmaci sono pericolosi e devono essere assunti solo su vostra indicazione.
  • Ogni volta che il vostro bambino deve prendere un farmaco, controllate attentamente che la dose sia giusta.
  • Ogni volta che maneggiate un farmaco, appoggiatelo sempre là dove il bambino non può arrivare e con il tappo di sicurezza ben chiuso, soprattutto se nel frattempo dovete rispondere al telefono o andare ad aprire la porta di casa.
  • Non mettete farmaci nella borsetta: il bambino spesso vi rovista dentro alla ricerca di caramelle o giochini.
  • Non lasciate mai che il bambino giochi con le medicine, anche se sono tra quelle non tossiche.
  • Non fatevi vedere dal bambino mentre assumete un farmaco.
  • Non dite mai che una medicina è come una caramella.
Prodotti per la casa
  • Tenete detersivi, prodotti per la casa in genere, materiale per il fai da te, profumi, alcolici, disinfettanti e tutto ciò che può essere pericoloso se ingerito in luoghi sicuri, chiusi, non raggiungibili né apribili dal bambino.
  • Non conservate nessun prodotto chimico in bottiglie dell’acqua minerale o di bibite, anche se vi avete incollato sopra un’etichetta.
  • Non lasciate mai per un momento un flacone contenente una sostanza tossica a portata del bambino, anche se la state usando.
  • Attenzione alla naftalina usata come antitarme: l’aspetto la rende molto appetibile per un bambino. Sostituitela con canfora naturale.
  • Non lasciate sigarette (anche mozziconi) in giro: il tabacco è molto tossico.
  • Imparate il nome di tutte le piante domestiche; eliminate tutte quelle che hanno bacche o foglie pericolose se ingerite. Insegnate al bambino a non mettere in bocca bacche o foglie delle piante di casa.
  • Se andate col bambino in casa d’altri, tenetelo sempre d’occhio.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.