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Dermatite da pannolino: guida completa per i genitori

Per dermatite nell’area del pannolino si intende un insieme di manifestazioni dermatologiche che interessano la zona dei genitali e dei glutei. Non esiste una unica forma di dermatite da pannolino, ma tante forme differenti che hanno in comune solo la sede in cui si manifestano.

Nella maggior parte dei casi si tratta di forme irritative che si risolvono in breve tempo, ma che spesso generano forte ansia, preoccupazione e sensi di colpa nella mamma (forse non ho pulito bene, ho usato prodotti non idonei, ho cambiato marca di pannolini …). Occorre comunque prestare una particolare attenzione a manifestazioni di lunga durata o particolarmente resistenti al trattamento perché, seppur molto raramente, la dermatite in quest’area può essere un campanello di allarme per malattie più importanti, problemi immunologici o carenze nutrizionali.

Perché la dermatite nell’area del pannolino?

La nostra pelle ci protegge dall’ambiente esterno formando quasi una barriera, ma questa funzione di barriera della cute nel lattante risulta essere fisiologicamente meno efficiente. Alla nascita, la secrezione sebacea è attiva per l’azione degli ormoni androgeni di origine materna trasmessi al neonato attraverso la placenta. Questa attività persiste all’incirca fino al terzo mese di vita, in seguito la secrezione sebacea diminuisce e risulta molto ridotta fino alla pubertà. Questo determina una scarsa efficienza delle sostanze grasse presenti sulla pelle che hanno una funzione  impermeabilizzante e protettiva nei confronti delle infezioni da funghi e batteri.

Nell’area genitale  si aggiunge inoltre l’azione occlusiva del pannolino che, impedendo il passaggio di aria, determina l’instaurarsi di un microambiente sfavorevole nel quale si combinano:

  • l’iperidratazione della cute, che la rende particolarmente sensibile e più permeabile alle sostanze irritanti
  • l’azione irritante delle urine e ancor di più delle feci : l’urina macera la cute e l’urea in essa contenuta viene degradata in ammonio dalle ureasi batteriche fecali, provocando un aumento del ph. Ad un ph elevato si verifica l’attivazione degli enzimi fecali, che contribuiscono a loro volta a danneggiare la barriera;
  • lo sfregamento meccanico determinato dal contatto della cute con il pannolino stesso;
  • la proliferazione di funghi e batteri, favorita dall’ambiente caldo-umido.

Il danno provocato dall’insieme di questi fattori è alla base della irritazione della pelle, ma favorisce anche le infezioni da funghi e da batteri (candidiosi, impetigine) o fa peggiorare altre forme di dermatite, che possono esordire o estendersi a quest’area (dermatite seborroica o psoriasi).

Dermatite irritativa

Si tratta della forma decisamente più comune di dermatite dell’area del pannolino. Interessa in particolare lattanti e bambini nel primo anno di vita.

Si manifesta in modo variabile, dal più comune eritema (semplice arrossamento della cute), a lesioni papulose (piccole zone rilevate della cute), erosive (zone in cui si ha perdita di epidermide), fino a manifestazioni più severe, nodulari o papulo-erosive (simili a piaghe).

Le zone più frequentemente interessate sono quelle coperte dal pannolino, in particolare le superfici più sporgenti, convesse (grandi labbra nelle femminucce, scroto e testicoli nei maschietti); generalmente invece non sono coinvolte le pieghe. Questa particolare distribuzione, più evidente nel sesso femminile, è conosciuta come segno della “W”. Talvolta anche la regione attorno all’ano può essere interessata, soprattutto in presenza di diarrea.

La dermatite irritativa favorisce infezioni sia batteriche che fungine (sovra infezione).

Dermatite da candida

L’infezione da candida si sovrappone spesso ad una dermatite preesistente, irritativa o anche di altra natura. Oltre all’ambiente caldo umido che ne favorisce la proliferazione, anche la diarrea e l’utilizzo prolungato di antibiotici sistemici possono contribuire ad una crescita eccessiva di questo fungo.

Si manifesta con la comparsa di un eritema, cioè di una infiammazione, di colore rosso vivo. Esordisce spesso  nel fondo delle pieghe cutanee che appaiono arrossate, macerate ed a volte essudanti (con presenza cioè di secrezione); successivamente si estende a tutta l’area del pannolino. Si differenzia dalla forma irritativa non sovra infetta oltre che per il coinvolgimento delle pieghe inguinali anche per  la presenza dei margini ad orletto desquamanti e  di lesioni satellite, cioè di papule o papule-pustole presenti alla periferia dell’eritema.

Dermatite perianale (anite) streptococcica

Oltre ai funghi, anche alcuni batteri possono essere causa di sovra infezione. I microrganismi più frequentemente coinvolti sono Staphylococchi e Streptococchi. La sovra infezione batterica va sospettata in presenza di pustole (piccola zona rilevata della cute contente pus) che si sviluppano su una base eritematosa. Talvolta queste lesioni vanno incontro a rottura determinando la formazione di croste giallastre.

La dermatite perianale streptococcica, conosciuta anche come anite streptococcica, è un’infezione che può colpire i lattanti, ma generalmente interessa bambini di 3-4 anni. Si manifesta come  una zona di arrossamento di colore rosso vivo che si estende per 2-4 cm  attorno all’orifizio anale, a limiti netti. Talora l’ano ha un aspetto lievemente più gonfio (edematoso) con croste giallastre superficiali alla periferia.

Il bambino in genere lamenta anche prurito in regione perianale e dolore alla defecazione. Frequentemente si presenta in corso di faringite streptococcica o di impetigine.    

Dermatite allergica da contatto

La dermatite allergica da contatto può essere provocata da resine o gomme del pannolino, ma anche  da sostanze presenti all’interno di emulsioni, olii, polveri o salviettine utilizzate per la pulizia dell’area. Si manifesta con un eczema rosso vivo, talvolta con erosioni, difficilmente distinguibili da una forma irritativa. A volte le lesioni hanno una distribuzione caratteristica, strettamente confinata alle aree di contatto con l’allergene, a livello dei fianchi e delle radici delle cosce; si parla in questo caso di Lucky Luke contact dermatitis, perchè la distribuzione ricorda le fondine di un cinturone da cowboy.             

Napkin psoriasis

La napkin dermatitis è una dermatite di incerto inquadramento. È tipica dei primi 2 anni di vita. Si caratterizza per la presenza di chiazze eritematose ben demarcate, di colore rosso intenso, a volte lucente, che si estendono alle pieghe. In questa sede non è invece presente la desquamazione tipica della psoriasi. Il quadro iniziale è difficilmente distinguibile dalle forme irritative.

Dopo un periodo variabile da alcune settimane a pochi mesi, in genere si osserva un peggioramento della dermatite nell’area del pannolino e la comparsa di lesioni eruttive di colorito rossastro e desquamanti che possono interessare tronco, arti e volto . Tali lesioni inizialmente sono micropapule che si allargano in modo centrifugo; successivamente presentano una componente desquamativa psoriasiforme (simile alla psoriasi). Queste lesioni che compaiono più tardivamente regrediscono in 1-2 mesi e solitamente si ripresentano, anche in quei casi in cui persiste l’interessamento dell’area del pannolino.  Sebbene non sia ancora nota la natura di questo tipo di manifestazione, si è osservato che nel 5% dei bambini si sviluppa una psoriasi conclamata negli anni successivi.

Dermatire seborroica

La dermatite seborroica è un’infiammazione della pelle che coinvolge aree ricche di ghiandole sebacee. La manifestazione più tipica della dermatite seborroica nel lattante coinvolge il cuoio capelluto con la tipica “crosta lattea”, ma talvolta può essere interessata anche l’area del pannolino. In questa sede si manifesta con chiazze eritematose lievemente aranciate, che interessano le pieghe. Generalmente non si osservano nell’area del pannolino le tipiche squame giallastre e untuose, presenti nelle altre sedi.

Come si fa la diagnosi?

L’esame clinico durante la visita dal pediatra è in genere sufficiente per identificare una dermatite irritativa da pannolino ed una eventuale sovra infezione. A volte però non è semplice fare una diagnosi corretta.

In alcuni casi il pediatra potrebbe richiedere una visita specialistica dermatologica o l’esecuzione di alcuni esami per escludere forme infettive più gravi o altre malattie.

Come prevenire e come trattare la dermatite irritativa?

In generale sono sufficienti semplici accorgimenti per prevenire e trattare una dermatite irritativa da pannolino.

  • La zona del pannolino dovrebbe essere esposta all’aria quanto più possibile. Questo riduce l’attrito determinato dal contatto con il pannolino e l’esposizione all’umidità. Un momento ideale per liberare il bimbo è quello del pisolino. Può essere utile non stringere troppo il pannolino intorno ai fianchi, oppure utilizzare un pannolino di una taglia leggermente più grande, per consentire una migliore circolazione dell’aria.
  • Bisogna lavare accuratamente le mani prima di provvedere all’igiene dell’area del pannolino.
  • E’ necessario cambiare frequentemente il pannolino, in media ogni 2-3 ore, per ridurre l’esposizione agli agenti irritanti, soprattutto alle feci. In caso di dermatite è preferibile almeno un cambio nelle ore notturne.
  • Ad ogni cambio è necessario risciacquare con abbondante acqua tiepida la zona e, solo se occorre, utilizzare un detergente neutro o leggermente acido (non più di due-tre volte al giorno). Bisogna asciugare accuratamente la zona dopo il lavaggio, tamponando con panni morbidi (o con aria tiepida di un phon) ed evitando lo sfregamento.
  • L’utilizzo di salviettine detergenti  va molto limitato ma non è sconsigliato; vanno però evitate salviettine particolarmente profumate o contenenti alcool, soprattutto quando la zona è già irritata.
  • L’utilizzo di creme “barriera “ può essere molto utile; queste  forniscono un film lipidico protettivo che impedisce l’esposizione a sostanze irritanti, quali urina e feci, consentendo al tempo stesso alla pelle di guarire. La maggior parte dei preparati barriera contengono ossido di zinco, anche in associazione ad olio di oliva. Vanno applicate nei bambini con pelle più sensibile ad ogni cambio del pannolino. Sono molto utili anche i preparati a base di vitamina E, che  rinforza efficacemente la funzione barriera della cute con un’azione protettiva, emolliente, idratante,  antiossidante e lenitiva.
  • Non è necessario in corso di dermatite sostituire i pannolini usa e getta con quelli di stoffa. I pannolini usa e getta sono molto assorbenti, hanno strati esterni traspiranti e talvolta sono forniti di un sottile strato emolliente nella zona a contatto con la pelle. Evitare quelli che contengono deodoranti.

Nel caso di sovra infezione da candida è necessario aggiungere a queste norme comportamentali l’uso di antimicotici topici, da applicare sulla cute asciutta e avendo cura di trattare anche la pelle, apparentemente sana, che circonda la zona arrossata. La terapia va praticata seguendo le istruzioni del pediatra, senza interromperla troppo precocemente; in generale sono necessari almeno dieci giorni di trattamento. La terapia sistemica, cioè per via orale, va riservata solo alle forme con coinvolgimento del tratto gastrointestinale e ai casi ricorrenti.

Nelle forme più severe di dermatite, e solo su consiglio del pediatra, è possibile  utilizzare solo per pochi giorni  creme al cortisone a bassa potenza  per ridurre l’infiammazione. Fare particolare attenzione a non utilizzare creme cortisoniche per periodi prolungati, perché l’assorbimento può causare effetti collaterali anche gravi e vengono favorite le infezioni batteriche.

Se sono presenti segni di sovra infezione batterica è necessaria invece l’applicazione di creme antibiotiche, sempre su indicazione del pediatra, da applicare localmente.

DERMATITE

ASPETTO

DISTRIBUZIONE

Irritativa

(molto frequente)

Eritema , lesioni papulose, erosive. Più raramente noduli.

Zone coperte dal pannolino: grandi labbra nelle femminucce; scroto e testicoli nei maschietti. Risparmia le pieghe. Tipica distribuzione a W

Candida

(frequente)

Eritema rosso vivo con margini ad orletto desquamato. Presenza di lesioni satellite: papule alla periferia

Glutei e  regione genitale con coinvolgimento delle pieghe inguinali

Anite streptococcica

Eritema rosso vivo, a limiti netti, talvolta edematoso e con croste giallastre periferiche

Regione perianale

Napkin dermatitis

Chiazze eritematose ben demarcate, con scarsa o assente desquamazione.

Coinvolgimento delle pieghe.  Successiva estensione al tronco, alla radice delle cosce, interessamento del volto e del cuoio capelluto

Dermatite seborroica

chiazze eritematose lievemente aranciate, scarsa presenza di squame.

Coinvolgimento delle pieghe

Presenza di lesioni anche in altre sedi

Allergica

Eczema rosso vivo, con desquamazione

Aree di contatto con il pannolino: fianchi e radice delle cosce

(Luchy Luke dermatitis)


Articolo scritto in collaborazione con la D.ssa Marianna Casertano


Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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