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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Infezione di una ferita

gamba di ballerina con ferita al ginocchio

Di cosa si tratta

In un certo senso, è un fatto normale e inevitabile. Infatti, la nostra pelle è normalmente ricoperta di batteri, che trovano proprio nella pelle una naturale e invalicabile barriera che si oppone alla loro penetrazione nell’organismo. Una ferita della pelle causa l’interruzione di questa barriera: in corrispondenza della ferita si ingaggia una furiosa battaglia tra i batteri e il sistema immunitario. La manifestazione più evidente è l’infiammazione della ferita, i cui bordi si arrossano e si gonfiano leggermente, mentre spesso i linfonodi vicini si ingrossano un po’, proprio perché messi all’erta e in funzione dalla penetrazione dei batteri.

Talora, però, i batteri sembrano vincere la battaglia, e l’infezione estendersi

  • intorno alla ferita, con forte arrossamento dei bordi, gonfiore, dolore, fuoriuscita di pus;
  • nelle vie linfatiche, con la comparsa di una striscia rossa che parte dalla ferita e risale verso l’alto;
  • nel sangue, con la salita della febbre.

Temibili complicazioni, soprattutto di ferite penetranti e sporche, sono il tetano (se il bambino non è correttamente vaccinato), e il botulismo.

Il tetano è una malattia gravissima causata da un battere (il Clostridium tetani), le cui spore sono molto diffuse nell’ambiente. Se queste spore penetrano in una ferita profonda, dove non arriva l’ossigeno dell’aria, il battere si moltiplica e immette in circolo una tossina (cioè un veleno), che a distanza di pochi giorni (in media 8) può provocare anche la morte. Particolarmente pericolose le ferite penetranti e i tagli profondi, soprattutto se provocate da oggetti sporchi o contaminati con terriccio o polvere. Del tutto inoffensivi, invece i graffi o le piccole ustioni, cioè le lesioni ben esposte all’aria.
Il rischio di sviluppare il tetano dopo un trauma, dipende dal tipo di ferita e dallo stato delle difese (immunità) del bambino, a sua volta dipendente dal suo “curriculum” vaccinale. Il medico valuterà l’opportunità di prescrivere la somministrazione della vaccinazione antitetanica per assicurare l’immunizzazione dopo la ferita.

Il botulismo è una malattia rara molto grave causata dalla tossina prodotta da alcuni batteri (il principale dei quali è il Clostrydium Botulinum). In caso di ferita, soprattutto se profonda e sporca, il batterio può trovare all’interno della ferita le condizioni di scarsezza di ossigeno che favoriscono la tossina botulinica. Se non tempestivamente trattato, il butulismo provoca difficoltà respiratoria, paralisi muscolare fino a causare il decesso.

Cosa fare

Per evitare il rischio di infezione, è importante:

  • in caso di ferite superficiali, lavare con acqua e sapone per circa 5 minuti (possibilmente con sapone liquido, che penetra meglio nei tessuti) e risciacquare con acqua, avendo poi cura di proteggere con un cerotto o con una garza sterile solo le ferite sulle parti del corpo particolarmente soggette a sporcarsi (mani e piedi, per esempio);
  • in caso di ferite penetranti o profonde, immergere la parte in acqua calda e sapone liquido per circa 15  minuti, se possibile far sanguinare un po’ la ferita ed applicare un cerotto e una pomata antibiotica per mantenere aperta la ferita il più a lungo possibile.

Quando consultare il medico

Consultate il medico o recatevi in Pronto Soccorso immediatamente se:

  • la ferita è stata causata da un oggetto sporco o la pelle al momento della ferita era molto sporca;
  • l’oggetto che ha causato la ferita ha attraversato la suola della scarpa;
  • nella ferita sono rimasti dei frammenti di sporco o la punta o frammenti dell’oggetto che l’ha causata;
  • la ferita è localizzata alla testa, al torace, all’addome, o in corrispondenza di un’articolazione;
  • la ferita necessita di punti di sutura.

Consultare il medico, senza urgenza, ma comunque entro 24 ore dal trauma, se:

  • la ferita è penetrante o sporca e il bambino non ha ricevuto nessun richiamo antitetanico negli ultimi 5 anni;
  • il bambino si è ferito più superficialmente ma non ha ricevuto nessun richiamo antitetanico negli ultimi 10 anni.

Consultate successivamente il medico se:

  • la ferita si gonfia, si arrossa e fa male;
  • c’è una striscia rossa sulla pelle che si propaga dalla ferita;
  • compare una febbre inspiegabile;
  • dalla ferita fuoriesce pus, o questo è visibile al suo interno;
  • avete qualsiasi dubbio da chiarire.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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