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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Quando iniziano a vedere i neonati?

Quando iniziano a vedere i neonati

A differenza dell’udito, alla nascita la vista del bambino è ancora molto approssimativa. Il neonato vede, sì, ma molto indistintamente. Percepisce i cambiamenti di luce, ma non è in grado di mettere a fuoco oggetti o persone se non da molto vicino, tanto è vero che il suo sguardo sembra perso nel vuoto e i suoi occhi, non potendo concentrarsi su qualcosa, spesso si incrociano (con termine tecnico “strabizzano”).

La capacità visiva del neonato è sufficiente però per cogliere i contorni del viso di chi lo prende in braccio e del seno che gli procura nutrimento.

Come si sviluppa la vista nel bambino?

Con il passare dei giorni l’efficienza della “fotocamera”, cioè dell’apparato visivo, migliora, consentendo al bambino di vedere sempre meglio, più nel dettaglio e più lontano: oggetti in movimento, gli occhi della mamma… Una cosa però è “vedere”, un’altra è “capire ciò che si vede”! E infatti di pari passo con il miglioramento dell’efficienza dello “strumento occhi” maturano i circuiti cerebrali che pian piano consentono al bambino di dare un nome a ciò che vedono, di capire che è la mamma che ha davanti (sì proprio quella che mi dà da mangiare attraverso il seno o il biberon), che gli occhi e la bocca e il viso della mamma e del papà gli sorridono, gli dicono che gli vogliono bene, che lui è ok …  E di rimando, il sorriso del bambino, inizialmente una smorfia automatica legata al senso di pienezza e di benessere, diventa volontario e comunica in risposta a quello dei genitori.

Naturalmente, non è solo tramite la vista che il bambino si mette in relazione con chi e ciò che lo circonda; tutti i sensi, dall’udito (le parole cantilenate dei genitori) all’olfatto (l’odore della pelle del seno), al gusto (il latte) e al tatto (le coccole in braccio, le carezze) partecipano; ma la vista, pur così limitata all’inizio della vita, acquisisce rapidamente un ruolo fondamentale per tutto lo sviluppo del piccolo.

Cosa vede il bambino nei primi mesi di vita?

Nel corso dei primi mesi i progressi della funzione visiva sono lenti ma inesorabili: inizialmente il bambino percepisce i volumi più grandi e i contrasti più intensi, tipo chiaro-scuro, ma via via i dettagli degli oggetti e delle persone gli sono sempre più chiari. Sempre più distingue le sfumature di colore e anche questo lo aiuta a identificare e distinguere volti e oggetti e a percepirne le distanze e le dimensioni.

Verso i 3 mesi è in grado di seguire il movimento di un oggetto e un volto senza girare il capo.

Cosa vede il bambino tra i 4 e i 6 mesi?

Intorno ai 4 mesi, grazie ai progressi della vista e anche al miglior controllo dei movimenti, riesce sempre meglio ad afferrare il sonaglino o gli oggetti della giostrina, che fino a quel momento cercava maldestramente di raggiungere.

I progressi continuano e verso i 6 mesi circa, grazie a una buona acuità visiva e a un’ottima capacità di distinguere i colori, il bambino riesce a mettere a fuoco particolari e oggetti sempre più piccoli, maneggiandoli ed esplorandoli sempre meglio grazie alla coordinazione tra vista e movimenti delle mani.

Cosa vede il bambino a 8-9 mesi?

Verso gli 8-9 mesi la maturazione della vista è praticamente completata: il bambino riconosce oggetti e persone anche a distanza e addirittura quando non ci sono… No qui la vista non c’entra! Siamo entrati nella fase del “vedo non vedo”, del “bau cettete”. Il bambino cioè, anche se non vede l’oggetto, sa che esiste!

Come accorgersi se il bambino ha problemi di vista?

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto quali sono le tappe medie dello sviluppo della vista. Ricordiamoci però che possono esserci tempistiche diverse da bambino a bambino

In ogni caso, già nei primi giorni di vita, il pediatra dell’ospedale e successivamente il pediatra di famiglia eseguiranno diversi controlli sul neonato, a cominciare dalla ricerca del riflesso rosso, un test importantissimo che ha lo scopo di identificare precocemente rare anomalie congenite, come la cataratta congenita e il retinoblastoma.

Questo test viene ripetuto dal pediatra durante i bilanci di salute del primo anno di vita e altri test, tra cui lo Stereotest e il Test dell’Acuità visiva, verranno eseguiti molto più avanti per identificare possibili difetti visivi.

Rimane però fondamentale il ruolo dei genitori nell’identificare possibili segni che qualcosa non va nella vista del bambino, segnalandoli al pediatra. Vediamo quali sono i possibili segni di allarme a cui prestare attenzione.

A qualsiasi età

  • Il bambino incrocia gli occhi spesso oppure un occhio devia verso l’interno o l’esterno?
  • Vi sembra che uno o ambedue gli occhi non si muovano in una direzione (a destra, a sinistra, in alto o in basso)?
  • Le pupille oscillano, non riescono a stare ferme?
  • Una pupilla vi sembra bianca o presenta un puntino all’interno, che non sparisce quando sbatte le palpebre?
  • Gli occhi lacrimano spesso?
  • Sembra che la luce gli dia fastidio?

A 1 mese 

  • Fissa il volto della mamma durante la poppata?

Dai 3-4 mesi

  • Il bambino segue con gli occhi un viso o un oggetto in movimento?

Dall’anno in poi

  • Vi sembra che il bambino veda bene?
  • Si muove, sale e scende le scale con sicurezza
  • Avvicina molto gli oggetti al viso?
  • Ha tic oculari?
  • Tiene la testa inclinata da un lato?

Dai 4 anni

  • Ha mal di testa?
  • Distingue I colori?

Dai 6 anni

  • Vede bene alla lavagna?
  • Vede bene da lontano?

Come favorire lo sviluppo della vista del bambino

Oltre che monitorarne l’andamento, come possiamo favorire lo sviluppo della vista e, tramite questa, lo sviluppo generale del bambino?

  • È bene che la mamma, in gravidanza e durante l’allattamento, e il bambino si alimentino in modo equilibrato, con frutta, verdura e  pesce, tutti alimenti ricchi di antiossidanti e Vitamina C ed E, Zinco, acidi grassi Omega 3 e luteina, tutti nutrienti utili per la salute oculare.
  • Guardate il bambino negli occhi, mentre gli parlate, lo prendete in braccio, lo cambiate o gli fate il bagnetto: ciò favorirà, anche attraverso la vista, la relazione con vostro figlio.
  • Decorate la camera del bambino con oggetti, quadri e colori allegri e vari, dai netti contrasti.
  • Disponete oggetti colorati e giocattoli entro la distanza di messa a fuoco del bambino: nei primi mesi questa è molto bassa, per cui gli oggetti devono essere più vicini (entro circa 20-30 cm), poi potranno essere più distanziati ma comunque entro il campo visivo del bambino.  
  • Durante il giorno e sotto il vostro controllo, mettete il bambino a pancia in giù: ciò favorirà soprattutto la coordinazione occhio-mano.
  • Parlate al bambino mentre girate per la stanza, in modo che sia spinto a seguirvi con gli occhi.
  • Dai 7-8 mesi giocate con lui, facendogli vedere un oggetto colorato e mettendolo fuori dalla sua portata, in modo che sia spinto a raggiungerlo.
  • Regalategli oggetti colorati e da montare e smontare

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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