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Abbaiante, secca, catarrale… Ecco tutti i tipi di tosse nei bambini (e cosa significano)

Tosse bambini

Dottore, il bambino ha la tosse!

Questa è una delle frasi che più frequentemente i genitori dicono al pediatra. La tosse è senza dubbio uno dei motivi per cui molto spesso i bambini vengono portati in visita, in particolare per escludere che non sia causata da problemi più gravi come asma o bronchite, e per avere una terapia che risolva il problema.

Tosse nei bambini: quali sono le cause?

La tosse è sostanzialmente un meccanismo di difesa, attraverso cui l’organismo cerca di rimuovere ed eliminare dalle vie aeree muco, sostanze irritanti, allergeni o eventuali corpi estranei.

Nei primi anni di vita, la causa principale della tosse nei bambini è costituita dalla presenza di muco prodotto come risposta alle frequenti infezioni delle prime vie aeree (generalmente virali, meno frequentemente batteriche).

Può essere sporadica, con pochi colpi durante il giorno, oppure particolarmente frequente, arrivando anche a centinaia di colpi di tosse durante il giorno e la notte, mettendo a dura prova la pazienza dei genitori e stancando molto il bambino.

Come sanno bene i pediatri e anche i genitori, la sola parola tosse non permette di fare una diagnosi delle cause: bisogna valutare le caratteristiche della tosse, quale è la durata, se è accompagnata da altri sintomi.

“Dottore, mio figlio tossisce come…”

Nella descrizione della tosse le mamme sono generalmente molto brave e spesso la definiscono semplicemente come abbaiante, secca o catarrale. A volte, però, per cercare di spiegare che tipo di tosse ha il bambino, le descrizioni sono molto più fantasiose.

Eccone alcune di quelle che più mi hanno colpito: “tossisce come una foca”, “tossisce come in una caverna”, “tossisce come in un tubo”, “tossisce come una tromba”, “tossisce come se avesse una polvere sulla gola” ed infine, per una tosse che doveva essere particolarmente inquietante, “tossisce come un dinosauro”!

In realtà a volte è veramente difficile stabilire le caratteristiche della tosse, perché nello stesso bambino la tosse può essere in alcuni momenti più catarrale (quando si è accumulato molto muco) ed in altri più secca e stizzosa (quando è presente pochissimo muco), oppure può iniziare con caratteristiche di tosse secca e poi divenire catarrale dopo alcuni giorni.

Tosse acuta, cronica o ricorrente

Oltre alle caratteristiche della tosse, è importante anche la sua durata.

Generalmente si parla di tosse acuta quando dura meno di tre settimane, tosse cronica se dura più di 4 settimane e tosse ricorrente quando gli episodi di tosse si succedono frequentemente, alternandosi a brevi periodi di benessere.

Tosse e sintomi associati

Per diagnosticare le cause della tosse e pianificare eventuali interventi, il pediatra valuterà anche se sono presenti altri sintomi, come: febbre, stanchezza, malessere generale, linfonodi ingrossati, dolore al torace, difficoltà respiratoria dopo sforzo fisico o a riposo, difficoltà ad alimentarsi bene o episodi di soffocamento.

Tipi di tosse: quali sono e cosa significano

Vediamo quindi quali sono le tipologie di tosse nei bambini e quali possono essere i fattori scatenanti.

Tosse abbaiante, canina, metallica

Può essere dovuta alle seguenti cause:

  • Laringospasmo: in questo caso la tosse è accompagnata da un tipico rumore stridente, causato dalla difficoltà a “tirare dentro l’aria”. Molto spesso insorge all’improvviso, in particolare nelle primissime ore del mattino (tra le 2 e le 5 di notte), in un bambino che si era addormentato normalmente. Lo stridore e la difficoltà a respirare sono dovuti ad un laringospasmo (la laringe si “stringe” e l’aria entra con più difficoltà causando questo rumore tipico), generalmente provocato da infezioni virali. La maggior parte dei bambini non sperimenta più di 1 o al massimo 2 episodi di laringospasmo in tutta la vita, ma più raramente gli episodi possono essere molto più frequenti. In alcuni casi il laringospasmo è così intenso che il bambino non riesce nemmeno a tossire.
  • Laringite: in questo caso la tosse è meno violenta ed è presente raucedine con abbassamento del tono della voce.
  • Tosse psicogena: si tratta di una tosse scatenata da fattori emotivi, che in alcuni casi può presentarsi sotto forma di tosse abbaiante, metallica, che assomiglia quasi al suono di un clacson. La visita, per il resto, è completamente negativa.

Tosse secca e stizzosa

Tra le cause di questo tipo di tosse troviamo:

  • Asma e broncostenosi: in questi casi la tosse è causata da un restringimento dei bronchi dovuto ad infezioni virali, agenti irritanti (come il fumo o inquinanti ambientali) o ad allergia. In alcuni bambini particolarmente sensibili questo tipo di tosse compare anche dopo una corsa (in questi casi si parla di asma indotta da esercizio fisico). In caso di asma, alla visita possono essere presenti sibili alla auscoltazione del torace e i genitori possono riferire un tipico “fischio” durante gli episodi acuti, provocato dall’aria che esce con più difficoltà dai bronchi che si sono ristretti.
  • Postnasal drip: con questo termine si intende il “gocciolamento” di una piccola quantità di muco che dal naso cola dietro, verso la gola, irritandola e provocando quindi la tosse. È una delle cause più frequenti di tosse e si verifica in particolare nei bambini che frequentano l’asilo o primi anni di scuola, in risposta alle frequenti infezioni virali.
  • Tosse psicogena: è legata a problemi emotivi o comportamentali. Caratteristicamente è presente solo di giorno o comunque quando il bambino è sveglio e peggiora in alcune situazioni di stress emotivo. Può essere anche molto appariscente, “teatrale”, e spesso può essere eseguita su richiesta. Anche in questo caso, alla visita non sono presenti altri sintomi o segni di malattia.

Tosse catarrale, mucosa, produttiva, “grassa”.

Può essere dovuta a:

  • Rinite cronica e sinusite: in questi casi, lo scolo mucoso che dai seni nasali e paranasali scende posteriormente, verso la gola, è particolarmente abbondante, causando una tosse catarrale, presente spesso al risveglio mattutino. Il muco, oltre ad essere abbondante, è frequentemente di colore giallo-verdastro e maleodorante.
  • Bronchite acuta e polmonite: la tosse può essere inizialmente stizzosa, per poi divenire catarrale; frequentemente è presente anche febbre.
  • Bronchite cronica e bronchiectasie: la tosse è causata da ristagno di muco nei bronchi. Anche in questo caso, l’espettorato è caratterizzato da secrezioni abbondanti più o meno dense, giallo-verdastre. La tosse è presente in momenti diversi della giornata e si presenta per periodi prolungati (settimane o mesi, anche se non in modo continuativo), spesso accompagnata da episodi febbrili.

Altri tipi di tosse

Vediamo ora le caratteristiche della tosse in alcune situazioni particolari:

  • Pertosse: la tosse inizialmente è di tipo catarrale, mucoso, come quella di un normale raffreddore, dopo un paio di settimane inizia la tosse ad accessi, con vere e proprie crisi di tosse della durata di alcuni minuti, accompagnate da un tipico rumore di “risucchio” e grande difficoltà a respirare. Il muco in questi casi è filamentoso, colloso, appiccicaticcio (assomiglia all’albume dell’uovo) e viene emesso con grande difficoltà. Le crisi di tosse possono essere molto frequenti, violente, e veramente debilitanti, in particolare per i neonati ed i bambini molto piccoli. Nelle forme gravi sono frequenti gli episodi di vomito e le crisi di apnea. Fortunatamente la pertosse grave, grazie alle vaccinazioni nei neonati e nelle donne gravide, è diventata un evento abbastanza raro.
  • Inalazione da corpo estraneo: in questo caso la tosse compare all’improvviso in un bambino piccolo che involontariamente ha inalato piccoli pezzi di giocattoli o di cibo. Caratteristicamente la tosse è secca, può essere accompagnata da difficoltà respiratoria e diventare una emergenza se il corpo estraneo ostruisce le vie aeree.
  • Tosse da reflusso gastroesofageo: si verifica principalmente durante il sonno, è causata dalla risalita di cibo e di acidità proveniente dallo stomaco, che provoca irritazione e quindi stimola i recettori della tosse presenti nelle alte vie aeree. La tosse può verificarsi anche durante o immediatamente dopo il pasto e causare crisi di soffocamento.

Tosse nei bambini: quando preoccuparsi

Nella maggior parte dei casi, se il bambino alla tosse è sufficiente chiamare il pediatra, che in base alle caratteristiche della tosse valuterà se procedere a una visita e/o prescrivere un’eventuale cura. Esistono però dei tipi di tosse che devono mettere in allerta i genitori. Nello specifico, è importante recarsi subito al pronto soccorso (o chiamare il servizio di emergenza 118) in caso di:

  • bambino piccolo che improvvisamente ha una tosse secca e presenta difficoltà respiratoria (possibile inalazione di corpo estraneo);
  • tosse notturna improvvisa, abbaiante, con stridore e importante difficoltà ad inspirare l’aria (laringospasmo);
  • tosse secca, stizzosa, con fischi e sibili, “affanno” importante, difficoltà a espellere l’aria (crisi asmatica acuta);
  • neonato o lattante con tosse di qualunque caratteristica e difficoltà ad alimentarsi o crisi di soffocamento (reflusso gastroesofageo);
  • tosse secca o catarrale accompagnata da dolore toracico acuto (polmonite o altre malattie polmonari).

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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